Survey GOLD-CARE Gestione Ottimale secondo Linee Guida del paziente Diabetico con Malattia CArdiovascolaRE
L’approccio glico-cardio-metabolico al trattamento del diabete di tipo 2, a seguito della pubblicazione dei dati scaturiti dai vari RCT, è ormai definito e ampiamente descritto negli standard di cura e nelle linee guida per il trattamento del diabete nazionali ed internazionali (SID, AMD, ADA, ESC etc.).Il cambiamento del paradigma è un processo lento che sta interessando la comunità dei diabetologi e sta entrando prepotentemente in quella dei cardiologi, comunità che ad oggi non ha l’autorizzazione alla prescrizione dei farmaci antidiabete innovativi con benefici cardiovascolari.Il paziente diabetico cardiovascolare è valutato e trattato sia dal diabetologo che dal cardiologo, figure che, in sede ospedaliera e territoriale, attualmente non compongono un network gestionale diffuso e strutturato.I dati provenienti dai RCT delle terapie antidiabetiche innovative sono di interesse per i cardiologi che tuttavia non hanno ancora approfondite conoscenze in quanto non target dell’informazione medico-scientifica delle aziende operanti nell’area diabetologica.
Scopo della survey
Questa Survey si propone di esplorare una serie di aspetti relativi alla prevalenza del diabete nella attività clinica dei cardiologi, alla percezione del diabete come malattia cardiovascolare, alla conoscenza dei più recenti Trial clinici e delle linee guida diabetologiche e di acquisire informazioni sui modelli gestionali del paziente diabetico durante la fase di ricovero e nella fase post acuta, conoscenza di eventuali unmet needs in ambito diabetologico.
1. Quale è la tua fascia di età anagrafica
a. <40
b. 40-50
c. 50-60
d. >60
2. Quale è la tua prevalente area di interesse
a. Cardiologia clinica
b. Terapia intensiva
c. Elettrofisiologia
d. Emodinamica
e. Ambulatorio
f. Cardiologia Riabilitativa
g. Altro3. Qual è all’incirca il numero di pazienti acuti con diabete mellito che gestisci ogni mese
a. <20
b. 20-60
c. 60-100
d. >1004. Qual è il numero di pazienti cronici con diabete mellito che gestisci ogni mese
a. <20
b. 20-60
c. 60-100
d. >1005. Quali linee guida consulti abitualmente per la gestione del paziente diabetico (risposta multipla)
a. Linee guida ESC
b. Linee guida ADA
c. Linee guida EASD
d. Linee guida SID-AMD
e. Altro (specificare con campo testo)
f. Nessuna linea guida6. Nel paziente con diabete mellito ospedalizzato per evento acuto esegui il dosaggio della glicata
a. Si, sempre
b. Solo nei pazienti di nuova diagnosi
c. Solo se non dosata negli ultimi 3 mesi
d. No7. Nel paziente con diabete mellito ospedalizzato per evento acuto utilizzi abitualmente per il controllo della glicemia (risposta multipla):
a. Insulina e.v. secondo i valori glicemici
b. Insulina s.c. secondo i valori glicemici
c. Insulina e.v. secondo protocolli definiti
d. Insulina s.c. secondo protocolli definiti
e. Glinidi
f. Sulfaniluree
g. Metoformina
h. Altro (specificare con campo testo)8. Nel paziente con diabete mellito ospedalizzato per evento acuto hai un protocollo di gestione della glicemia concordato col diabetologo:
a. Sì
b. No, di volta in volta viene concordata la terapia con il diabetologo
c. Non vi è collaborazione con il diabetologo, la gestione è delegata solo al cardiologo9. Alla dimissione del paziente diabetico dopo un evento acuto programmi un controllo diabetologico post-dimissione per eventuale adeguamento della terapia antidiabetica:
a. Sì, ho un PDTA condiviso con i diabetologi per la valutazione in post-dimissione
b. No, ma in alcuni casi contatto in predimissione il diabetologo di riferimento per concordare terapia e follow-up
c. No, consiglio alla dimissione di rivolgersi al diabetologo di fiducia, non avendo un PDTA condiviso con i diabetologi
a. No, non raccomando controlli diabetologici in dimissione, reinviando al medico di medicina generale la gestione delle altre cronicità10. Nella tua realtà nel paziente ambulatoriale con diabete mellito come viene stratificato il rischio cardiovascolare:
a. Carta progetto cuore
b. UKPDS
c. ESC score Framingham
d. Altro (specificare con campo testo)
e. Non viene stratificato abitualmente il rischio
11. Nella gestione del paziente ambulatoriale con diabete mellito:
a. Consigli sempre uno stretto controllo glicemico, indipendentemente dalle caratteristiche cliniche dei pazienti
b. Consigli uno stretto controllo glicemico, tranne nel paziente anziano e/o con comorbidità
c. Ritieni che lo stretto controllo glicemico non abbia effetto sul rischio cardiovascolare
d. Pensi non ci sia chiarezza sul ruolo dello stretto controllo dei valori glicemici
12. Con quali di queste classi farmacologiche hai maggiore familiarità nel trattamento del diabete (risposta multipla)
a. Biguanidi (metformina)
b. Sulfaniluree (glibenclamide, gliclazide, glimepiride)
c. Glinidi ( repaglinide)
d. Tiazolindinedioni (Pioglitazone)
e. Inibitori alpha-glucosidasi (acarbosio)
f. DPP-4 (alogliptin, linagliptin, saxagliptin ,sitagliptin,vildagliptin)
g. Inibitori SGLT2 (canaglifozin, dapaglifozin, empaglifozin)
h. Agonisti recettori GLP-1 (dulaglutide, exenatide, liraglutide,lixisenatide)
i. Insulina rapida
j. Insulina basale13. In base alle evidenze scientifiche, quali di queste classi farmacologiche ritieni capaci di ridurre gli eventi cardiovascolari nei pazienti diabetici (risposta multipla)
a. Biguanidi
b. Sulfaniluree
c. Glinidi
d. Tiazolindinedioni
e. DPP-4
f. Inibitori SGLT2
g. Agonisti recettori GLP-1
h. Insulina 14. Tra i farmaci appartenenti alle seguenti classi ritieni esserci un differente profilo di sicurezza cardiovascolare ? (risposta multipla)
a. GLP-1 RAs Si - No
b. SGLT-2 Si - No15. Dato un endpoint primario composito (mortalità cardiovascolare, infarto non fatale e ictus non fatale), a partire da quale valore di riduzione del rischio CV ritieni ci sia un beneficio clinico significativo?
a. >5%
b. >10%
c. >15%
d. >20%
e. >25%
f. l’endpoint composito non è sufficiente per la scelta del trattamento16. Ritieni che un cardiologo
a. Debba completamente delegare al diabetologo la gestione della terapia antidiabetica
b. Debba collaborare con il diabetologo per individuare la terapia più appropriata per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari
c. Debba poter prescrivere autonomamente le classi di antidiabetici capaci di ridurre il rischio cardiovascolare
d. Non ho una chiara idea in proposito17. Ritieni che vi sia un gap formativo tra i cardiologi per la terapia antidiabetica
a. Sì
b. No
c. Non so
d. nessuna risposta
18. Per approfondire le novità nel trattamento del paziente diabetico possa essere utile per i cardiologi (risposta multipla)
a. Una maggiore comunicazione da parte degli informatori scientifici delle novità nel campo della terapia antidiabetica
b. Un maggior numero di simposi dedicati nei principali congressi cardiologici
c. Eventi ECM dedicati
d. Group Meeting
e. Comunicazione web
f. Altro (campo da specificare)